Il muro del suono

Perché sentiamo un forte boato quando un aereo a reazione supera una data velocità?

Noi sappiamo che le onde sonore si muovono nell’aria alla velocità di 340 metri al secondo, cioè di 1224 km all’ora, (infatti 340 x 60 secondi = 20.400 metri al minuto x 60 minuti = 1224 km all’ora).

Quando un aereo raggiunge i 1224 km all’ora si sposta alla medesima velocità delle onde sonore da lui stesso prodotte: in altre parole le onde sonore non si distanziano dal velivolo, ma gli si “ammucchiano” intorno e giungono così a formare il cosiddetto “muro del suono”.

Ora, se l’aereo aumenta ancora la sua velocità, se cioè supera i 1224 km all’ora, “sfonda” per così dire, questo muro e produce il boato di cui si parlava: un boato così forte che, se è prodotto a bassa quota vicino a centri abitati, può facilmente mandare in frantumi i vetri delle abitazioni.

Buona Musica!

Tuoni e Fulmini!

Avrete sicuramente notato che durante un temporale prima vediamo il fulmine, poi udiamo il tuono; questo deriva dal fatto che la luce viaggi assai più velocemente del suono toccando i 300.000 km al secondo contro la velocità del suono che viaggia ad “appena” 340 metri.

Conoscendo questi dati, è possibile stabilire, durante un temporale, a quale distanza approssimativa si è formato un fulmine: se fra il momento in cui si vede il fulmine e si ode il suono sono passati ad esempio, cinque secondi, è sufficiente moltiplicare:

340 x 5 = 1700

per stabilire quindi la distanza dal punto in cui si vede il fulmine allo stesso in 1700 m.

Buona Musica!